Maggioranza

Lista Paese Vivo (paesevivo@nembro.net)
Consiglio comunale

Claudio Cancelli

Sindaco

Consiglio comunale

Massimo Pulcini

Vice Sindaco e Assessore allo Sport, Commercio e Partecipazione

Consiglio comunale

Graziella Picinali

Assessore alla Scuola e alla Cultura

Consiglio comunale

Caterina (Katia) Marcassoli

Consiglio comunale

Marina Noris

(Capogruppo Lista Paese Vivo)

Consiglio comunale

Fabio Moretti

Consiglio comunale

Andrea Foresti

Consiglio comunale

Sabrina Morotti

Consiglio comunale

Jennifer Alvino

Consiglio comunale

Gianfranco  Ravasio

Consiglio comunale

Francesco Mario Ghilardi

Consiglio comunale

Nicola Persico

Minoranza

SìAmo Nembro (siamonembro@nembro.net)
Consiglio comunale

Giovanni Franco Morlotti

(Capogruppo Lista SìAmo Nembro)

Consiglio comunale

Francesca Di Vita

Consiglio comunale

Franco Pellicioli

Consiglio comunale

Carlo  Pressiani

Consiglio comunale

Fabio Moioli

dallo STATUTO COMUNALE

 

Parte II – L’organizzazione del Comune
Titolo I - Il Consiglio

 

ART. 28 - Composizione del Consiglio Comunale

Il Consiglio comunale è composto dal Sindaco e da un numero di consiglieri eletti come previsto dal testo unico sulle autonomie locali. Il Presidente del Consiglio è il Sindaco e in sua assenza il Vice Sindaco, e in assenza di entrambi il consigliere anziano, così come definito dalla normativa vigente.
ART. 29 - Regolamento per il funzionamento del Consiglio

Il funzionamento del Consiglio è disciplinato dal regolamento interno approvato dallo stesso a maggioranza assoluta dei componenti, in conformità ai principi fissati dallo  statuto.
In particolare il regolamento disciplina:
a - la costituzione e i diritti dei gruppi consiliari;
b - il funzionamento della conferenza dei capi-gruppo;
c - la  costituzione, l’organizzazione, il funzionamento, le competenze delle commissioni consiliari e la procedura di elezione del  presidente della commissione  consiliare di controllo e garanzia;
d - i casi in cui le sedute del Consiglio e delle Commissioni non sono pubbliche;
e - le modalità per la Convocazione del Consiglio  comunale e il termine per la consegna ai Consiglieri del relativo avviso;
f - la durata e le modalità di svolgimento del Consiglio;
g -  le modalità di presentazione e di discussione delle proposte che devono essere esaminate dal Consiglio;
h -  le modalità di esercizio dei diritti e dei poteri di iniziativa dei consiglieri;
i -  il numero dei consiglieri la cui presenza è necessaria per la validità delle sedute consiliari;
j - i procedimenti per l’istruttoria delle deliberazioni consiliari;
k - gli strumenti e le modalità del controllo consiliare sull’attività del Comune e degli organismi da esso promossi o di cui fa parte;
l -  le modalità di gestione delle risorse attribuite per il funzionamento del Consiglio comunale e per quello dei gruppi consiliari regolarmente costituiti;
m. le forme di pubblicità delle convocazioni del Consiglio.
Le modifiche del regolamento sono adottate con la maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio.
 ART. 30 - Prerogative dei consiglieri

Ogni consigliere rappresenta l’intera comunità locale ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato, con piena libertà di opinione e di voto.
L’appartenenza ad un gruppo consiliare o a un partito non limita la libertà di opinione e di voto del consigliere, né fa venire meno la sua responsabilità politica nei confronti degli elettori.
Ogni consigliere, secondo le modalità e le procedure stabilite dallo statuto e dal regolamento, ha diritto di:
a - esercitare l’iniziativa relativamente a tutti gli atti e provvedimenti di competenza del Consiglio;
b - presentare interrogazioni, interpellanze,  ordini del giorno e mozioni secondo quanto previsto dal regolamento del Consiglio;
c -  ottenere tempestivamente dagli uffici comunali, nonché dagli Enti, aziende, ed organismi controllati dal Comune, le notizie, le informazioni ed i documenti richiesti ai fini dell’espletamento del mandato.
Le proposte di deliberazione di competenza del Consiglio sottoscritte da almeno un quinto dei Consiglieri sono iscritte all’ordine del giorno del Consiglio comunale entro venti giorni e sono trattate secondo le modalità stabilite dalla Conferenza dei Capi-gruppo. Le proposte di deliberazione di iniziativa dei singoli consiglieri sono iscritte all’ordine del giorno nei modi e entro i termini previsti dal regolamento.
I consiglieri decadono dalla carica nei casi previsti dalla normativa vigente e dal regolamento per l’organizzazione del consiglio comunale.
I consiglieri comunali hanno diritto a percepire, per la partecipazione ai consigli e alle commissioni consiliari, un gettone di presenza o un’indennità di funzione, il cui ammontare è fissato, nei limiti delle norme vigenti, con deliberazione consiliare.
Il Comune, anche a tutela dei propri diritti ed interessi, assicura sin dall’apertura del procedimento il patrocinio legale ai Consiglieri, al Sindaco ed agli Assessori che si trovino implicati, in conseguenza di fatti od atti  direttamente connessi all’espletamento delle loro funzioni, in procedimenti di  responsabilità civile, penale e amministrativa, in ogni  stato e grado  del giudizio.
Il comportamento degli amministratori, nell’esercizio delle funzioni, deve essere improntato all’imparzialità ed al principio di buona amministrazione, nel pieno rispetto della distinzione tra le funzioni, compiti e responsabilità di loro competenza o quelle proprie dei dirigenti e dei responsabili della attività amministrativa e di gestione.
Gli amministratori comunali devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri e di loro parenti o affini sino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado.
I consiglieri cessano dalla carica secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
ART. 31 -  Decadenza dei consiglieri

Il Consigliere che senza giusto motivo non interviene per tre sedute consecutive alle riunioni del Consiglio comunale, esperita negativamente la procedura di cui al successivo comma, decade dalla carica. Le motivazioni che giustificano le assenze devono essere comunicate per iscritto dal consigliere al Presidente, entro il terzo giorno successivo a ciascuna riunione.
Prima di proporre al Consiglio la decadenza, il Presidente notifica la contestazione delle assenze effettuate e non giustificate al consigliere che, entro dieci giorni dalla notifica, deve far pervenire al Presidente le cause giustificative delle assenze, ove possibile documentate. Il Presidente sottopone al Consiglio le giustificazioni eventualmente presentate dal Consigliere. Il Consiglio decide con votazione in forma palese, a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Copia della deliberazione di decadenza è notificata all’interessato entro 10 giorni dall’adozione.
ART. 32 - Convocazione del Consiglio

Le norme generali di funzionamento del Consiglio Comunale sono stabilite dal Regolamento, secondo quanto dispone il presente statuto.
L’attività del Consiglio si svolge in sedute ordinarie e di urgenza, in prima e/o in seconda convocazione. Per la validità delle sedute in prima convocazione è necessaria la presenza di almeno la metà dei consiglieri assegnati (con arrotondamento all’unità superiore). Per la validità delle sedute, in seconda convocazione da tenersi in altro giorno, è necessaria la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati. 
Le sedute ordinarie devono essere convocate almeno entro il quinto giorno prima del giorno stabilito. In caso di eccezionale urgenza, la convocazione  deve avvenire con un anticipo di almeno 24 ore prima della data fissata per il consiglio. Per il computo dei giorni di convocazione si intendono giorni liberi.
La convocazione del Consiglio con l’ordine del giorno degli argomenti da trattare è effettuata dal Sindaco.
La prima convocazione del Consiglio dopo le  elezioni per il suo rinnovo deve essere effettuata entro il termine di 10 giorni dalla proclamazione degli eletti e  deve tenersi entro il termine di 10 giorni dalla convocazione.
In caso di inosservanza dell’obbligo di convocazione del Consiglio in tutti i casi nei quali la legge  espressamente lo preveda, vi provvede, previa diffida, il Prefetto in via sostitutiva.
Il Consiglio comunale è convocato d’urgenza, nei modi e nei termini previsti dal regolamento, quando l’urgenza sia determinata da motivi rilevanti e indilazionabili .
Per particolari motivi di ordine sociale o politico, il Consiglio può essere convocato anche su singoli punti dell’ordine del giorno, in adunanza aperta agli interventi del pubblico nella discussione, secondo le norme del regolamento.
Nella seduta immediatamente successiva alle elezioni, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, il Consiglio procede alla convalida degli eletti e giudica sulle cause di ineleggibilità ed incompatibilità, provvedendo alle eventuali surrogazioni. L’iscrizione all’ordine del  giorno  della convalida degli eletti comprende, anche se non esplicitamente detto, la surrogazione degli ineleggibili e l’avvio del procedimento per la decadenza degli incompatibili. Effettuata la convalida degli eletti, la seduta, dopo il giuramento del Sindaco, prosegue con la comunicazione da parte del Sindaco dei componenti la Giunta. 
ART. 33 - Linee programmatiche

Entro 60 giorni dalla prima seduta del Consiglio Comunale il Sindaco, sentita la Giunta,trasmette il testo delle linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato ai capigruppo consiliari, invitandoli a fargli pervenire, per scritto, entro venti giorni dal ricevimento, le eventuali osservazioni.
Il Sindaco, ricevute le osservazioni,  convoca entro 20 giorni il Consiglio Comunale che procede all’esame del programma e delle proposte integrative al fine della definizione del testo che assume il valore di programma di governo per il mandato amministrativo in corso.

ART. 34 - Modalità di voto

Le deliberazioni del Consiglio sono adottate allorché i voti favorevoli prevalgono sui contrari, fatte salve le diverse maggioranze  prescritte dalla legge o dallo statuto.
Le proposte di deliberazione con la relativa documentazione sono a disposizione di ciascun consigliere dalle ore 11 del terzo giorno libero antecedente quello dell’adunanza. In caso di urgenza sono a disposizione almeno  ventiquattro ore prima.
Le votazioni si effettuano a scrutinio palese, con le modalità stabilite dal regolamento, salvo i casi delle votazioni concernenti persone.
ART. 35 - Pubblicità delle spese elettorali

I candidati all’elezione a Sindaco  presentano al Segretario comunale, contestualmente agli atti relativi alla candidature, una dichiarazione preventiva, firmata, delle spese che la lista ritiene di sostenere per la campagna elettorale. Il rendiconto delle spese sostenute, firmato, è depositato entro 30 giorni da quello in cui sono state effettuate le elezioni presso la segreteria comunale. Il Segretario trasmette gli atti pervenuti al Presidente del Consiglio, che invita gli eventuali inadempienti a provvedere nel termine dallo stesso fissato.
Il Segretario comunale dispone la pubblicazione all’albo pretorio, per trenta giorni, dei bilanci preventivi e dei rendiconti di spesa dei candidati.
 


ART. 40 - Pubblicità delle sedute

Le sedute del Consiglio e delle Commissioni sono pubbliche, salvi i casi previsti dal regolamento, che stabilisce anche le modalità e le forme di pubblicità delle sedute.
Gli ordini del giorno delle Commissioni  consiliari, del Consiglio e della Giunta sono resi pubblici mediante affissione all’albo ed attraverso ogni altra forma di pubblicazione, anche informatica, consentita dai mezzi a disposizione del Comune, nei termini stabiliti dal regolamento.
ART . 41 - Attribuzioni del Consiglio

Il Consiglio è l’organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo ed esercita le funzioni attribuite dalla legge secondo le norme dello statuto e dei regolamenti.
Le funzioni del Consiglio  non possono essere delegate ad altri organismi comunali
Il  Consiglio delibera in particolare i seguenti atti fondamentali:
a - lo statuto del Comune e delle aziende speciali, i regolamenti, i criteri generali sull’ordinamento degli uffici e dei servizi;
b -  i programmi, le relazioni previsionali e programmatiche, i piani finanziari, i programmi triennali  e l’elenco annuale dei lavori pubblici, i bilanci annuali e pluriennali e le relative variazioni, i conti consuntivi, i piani territoriali ed urbanistici, i programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, le eventuali deroghe ad essi, i pareri da rendere nelle dette materie;
c - le convenzioni tra i Comuni e quelle tra Comune e Provincia, la costituzione e la modificazione di forme associative;
d - l’istituzione, i compiti e le norme di funzionamento degli organismi di partecipazione;
e - l’organizzazione dei pubblici servizi, la costituzione di istituzioni e di aziende speciali, la concessione dei pubblici servizi, la partecipazione a  società di capitale per la gestione dei servizi pubblici locali, l’affidamento di attività o servizi mediante convenzione;
f - l’istituzione e l’ordinamento dei tributi, la disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e servizi, con esclusione del loro ammontare;
g - spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo;
h - contrazione di mutui non previsti espressamente in atti fondamentali del consiglio comunale e l’emissione di prestiti obbligazionari;
i - gli acquisti e le alienazioni immobiliari, le relative permute, appalti e concessioni che non siano espressamente previsti in atti fondamentali del consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della giunta, del segretario o di altri funzionari.
j - gli indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza;
k - la definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni, nonché la nomina dei rappresentanti del Consiglio presso enti, aziende e istituzioni, ad esso espressamente riservata dalla legge;
l - partecipa alla definizione, adeguamento e alla verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco e di singoli assessori.
Gli atti di cui al comma 3 non possono essere adottati in via  di urgenza da altri organi del Comune, salvo quelli attinenti alle variazioni di bilancio, che saranno sottoposti a ratifica del Consiglio nei 60 giorni successivi  a pena di decadenza.

 

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